mercoledì 1 luglio 2009

di luglio

che comincia malissimo, che comincia afoso appiccicoso nervoso, che comincia di storto come la luna a mezzo percorso verso la perfezione del cerchio, che comincia e preferirei finisse in fretta per saltare l'herpes che mi ha invaso il labbro e mi costringe a non sorridere.

che comincia e alla fine nulla posso fare se non viverlo. al meglio al peggio, sta a me, sta al caso, sta anche all'herpes che insomma, un po' condiziona, capirete.


Di oggi un anno fa, mi preparavo a prendere una pausa consistente dall'ufficio, durante la quale speravo nella famosa bacchetta magica che avrebbe risolto le cose in mia assenza per permettermi di godere delle soluzioni al mio ritorno.
Egoismo? Fancazzismo? No, lucida e sudata stanchezza dopo due anni di speranze e tentativi di cambiamento che avevano ahimè prodotto in serie: una defezione per sempre della collega pazza - questo devo confessare che non aveva causato squilibri negativi sulla mia spiche, anzi! ma un caduto è sempre un caduto in fondo, anche se pazzo...; una defezione neanche troppo gentilmente indotta della collega amata -e questo invece mi aveva profondamente turbata, perchè non intravedere più il suo leggero ed esotico profilo mi ha intristita a lungo; un'ultima e funzionale defezione del collega creativo, i cui baffi incolti facevano da diffusore all'odore alcolico che incautamente portava con sè...
Tant'è.
Di oggi eccomi qua, ufficio vecchio, postazione nuova, capo vecchio, collega nuova.
Mh. Non so se avrei preferito il contrario...
Lei è asciutta, truccata e in rigoroso tacco 12. In questa calda stagione cittadina, sotto i vestiti provvidamente micronizzati causa calura -meglio allargare la scollatura che decorare le ascelle di sudore...-, s'intravede il seno più piccolo della storia del seno. Che culo, penso, non cadrà mai vittima della forza di gravità! Sorride rumorosa e chicchiera sovente e volentieri e quasi sempre, direi.
Qualcosa non mi convince, ma sono indecisa se attribuire il dubbio amletico a certe sparate insensate durante le riunioni -che fanno seriamente dubitare della materia grigia presente o assente dentro di Lei- o al suo continuo rendermi edotta sulle sue funzionalità intestinali. Comprendo il cruccio profondo del suo ostile rapporto con l'attività in questione, ma ho difficoltà a giustificare la sua necessità di rendermi partecipe quasi giornalmente delle sue alterne sconfitte...
Capirete che: capo vecchio, problemi vecchi, collega nuova, problemi intestinali, herpes, insomma, di luglio si parte un po' costretti.

A maggio

A me il gusto Bacio non piace, come non mi piacciono le gelaterie che ostentano vaschette ricolme all’inverosimile di gusti dai colori improbabili e dai nomi quasi inquietanti. Ricordano certe tette rifatte delle protagoniste gossip tv e cinema, che hanno il potere di ipnotizzare non solo lo sguardo ma anche il pensiero… allora ecco ti spieghi perché il genere maschio crolli inebetito, perché se persino tu, genere femmina, vacilli su cotanta abbondanza come può non vacillare il poveretto che nella vita reale traffica con protuberanze dalla forma e dalla consistenza fin troppo ‘reali’?
Che poi i rispettivi motivi di vacillamento siano distanti anni luce in quanto a tematiche, beh, questo fa parte di un salto di qualità evolutiva oltreché ormonale…
Se ne deduce che il consumatore medio dei suddetti gelati dovrebbe essere prettamente maschio? Mah…

Resta il fatto che oggi era una di quelle giornate in cui decidevo di regalarmi un gelato a spasso per la città, ma la pigrizia ha vinto sulla gola e per vicinanza fisica tra desiderio e sua realizzazione, ho fatto l’errore di cedere ad una delle gelaterie dove prima del viso della gelataia ti accoglie la montagna collosa del gelato…E lì il fattaccio: convinta di prendere semplicemente una coppetta piccola gusto stracciatella, tanto per restare sul neutro, mi distraggo a notare che è una delle ultime, anzi, l’ultima gelateria sulla faccia della terra che propone una coppetta dalle dimensioni micron a € 1,50… e quella successiva a € 1,80… incredibile…
Non vi dico dove sia volata la mia mente, dai ghiaccioli a 200 lire fino al Billy e al set completo dei MioMiniPony con tanto di Stalla delle Stelle che mia madre, decidendo che la mia età ormai adulta avrebbe retto alla separazione, aveva improvvidamente regalato a una mia cugina rendendomela odiosa per il resto della vita, quella ladruncola impudente!
E’ chiaro fossi distratta in faccende mentali aggrovigliate e questo ha provocato il danno di cui cado talvolta vittima al momento delle ordinazioni: ordino quello che non voglio! Il processo mentale è contorto e non facilmente giustificabile, ma a me accade… Devo restare sul pezzo, come si dice, se voglio essere certa di mangiare quello che davvero voglio… altrimenti la mia mente vaga e vaga e vaga fino all’ultimo secondo e vittima dell’indecisione e presuntuosamente convinta di saper tornare in sé al momento opportuno, al contrario si fa fregare miseramente dalla fretta di chi chiede: Desidera?
Bacio. Una montagna di Bacio.

Appunto.
Forse non era quello il bacio che volevo, forse volevo un bacio dall’aria, una carezza, una ventata fresca di profumo d’estate, un bacio vero rubato a uno sconosciuto, un bacio noto, di nostalgia. E invece mi sono mangiata una bella coppetta da € 1,80 di stracciatella e taanto bacio, che la gelataia è generosa e ha visto che ne avevo bisogno…

Perché alle volte, che nostalgia ragazzi!
Maggio è un mese distratto, un mese leggero, il mese che ti traghetta verso l’estate, verso le vacanze la libertà la voglia di viaggiare… in questo mese, col tepore che incalza, i pensieri volano come i capelli la sera mentre pedali verso casa… in un mese così è difficile concentrarsi, fissare i documenti di lavoro e vedere solo quelli, insomma, col risveglio dei sensi si svegliano anche i ricordi e tutto è un po’ più difficile.
O più facile.
Dipende dai gusti. E dal bacio, Lapalisse!

martedì 12 maggio 2009

si comincia! o si riparte?